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Intervista a Paolo Tramonti, Amministratore Unico di Bios Line, azienda di prodotti a base fitoterapica per il benessere della persona.
Può descriverci l’identità, la storia e i valori che hanno guidato e guidano l’azienda?
Bios Line è un’azienda italiana con sede a Padova, attiva da trent’anni nella ricerca, nella realizzazione e nella distribuzione di prodotti a base fitoterapica per il benessere e la cura della persona. Oggi fitoterapia e cosmesi naturale sono trend di grande popolarità e successo, ma nel 1986, quando Bios Line cominciò la sua attività, era un mondo ancora sconosciuto e guardato quasi con sospetto. Fin dall’inizio però fu ben chiara la missione che ancora oggi ci guida: aiutare le persone a prendersi cura del proprio benessere in modo naturale, efficace, sicuro e accessibile. Tutto questo è ben sintetizzato dal pay-off di Bios Line: "Natura che funziona".
L’attività di Bios Line cominciò importando alcuni prodotti dagli Stati Uniti ma ben presto fu chiara l’opportunità di sviluppare, formulare e realizzare i nostri prodotti fitoterapici qui in Italia. La curiosità ad esplorare però è rimasta parte del DNA dell’azienda: per questo ricerchiamo in tutto il mondo le specie botaniche più interessanti, privilegiando i fornitori più scrupolosi, attenti all’ecosistema ambientale e alla sostenibilità etica. All’inizio degli anni duemila, la proposta di Bios Line si è estesa al mondo della cosmesi con la nascita di Nature’s, il marchio specifico per la cura e la bellezza di corpo e viso. La naturalità associata all’efficacia è il nostro valore guida; attenzione e rispetto per la natura che perseguiamo non solo riguardo ai componenti che usiamo per i nostri prodotti, ma anche in un’accezione più ampia che coinvolge impegno etico, attenzione all’ambiente e cura del benessere dei nostri collaboratori.
Qual è la peculiarità dei vostri prodotti / Servizi e quali sono le ragioni del loro successo?
Tutti i prodotti Bios Line devono rispondere all’obiettivo di coniugare naturalità ed efficacia, per questo vengono sviluppati con un approccio che noi chiamiamo “fito-OTC”. Questo significa che i principi fitoterapici devono essere presenti in una forma ed una quantità tale da garantire una reale dose attiva. La corrente normativa sui “claim” ha generato un appiattimento nella comunicazione di questi prodotti, per questo è fondamentale il consiglio del Farmacista o dell’Erborista, che possono spiegare le peculiarità dei nostri prodotti; la differenza di efficacia però è poi apprezzata dai consumatori, che decretano il successo dei nostri prodotti riacquistandoli.
Dal punto di vista del trade, ci viene riconosciuto l’ottimo livello di servizio, la flessibilità nei confronti delle esigenze dei consumatori, la disponibilità ad offrire formazione sui temi della fitoterapia e della gestione del “naturale” nel punto vendita, che comprende anche una ricca dotazione di materiale di comunicazione per il negozio.
Quali sono le strategie di crescita, le sfide e la vostra vision per il futuro?
Bios Line sa di poter dare un grande contributo al benessere e alla qualità di vita delle persone; benessere inteso non come assenza di malattia ma come miglioramento di qualità della vita. Proprio per questo motivo continuerà l’attività di ricerca, per formulare prodotti sempre più efficaci, e migliorerà la distribuzione, in modo che i suoi prodotti siano più facilmente reperibili dai consumatori. Ecco dunque che la crescita di Bios Line nei prossimi anni correrà lungo due grandi direttrici: il consolidamento dei canali esistenti con particolare attenzione alla Farmacia, per la quale abbiamo creato una rete di giovani agenti - perché sta diventando il canale elettivo per la fitoterapia - e l’espansione all’Estero.
Quanto è strategica per voi l’innovazione?
Guardare al passato per progettare il futuro: questo è la nostra filosofia di base. Anche se il rifarsi alle tradizioni erboristiche potrebbe far pensare il contrario, in realtà per noi l’innovazione è vitale. A volte si tratta di innovazione che crea nuovi segmenti di mercato ma più spesso l’innovazione è meno visibile e lavora all’interno di mercati già esistenti per proporre nuove formulazioni e nuove associazioni di attivi che risolvano più rapidamente o in modo più efficace un’esigenza dei consumatori. O ancora, innovazioni di processo che permettono di ottenere principi attivi naturali in forma più pura e più disponibile per l’organismo. Comunque sia, l’innovazione è fondamentale per differenziarsi in un settore che, soprattutto a causa delle rigide normative sui claim ammessi, tende invece all’omologazione.
Cosa vuol dire per voi oggi “internazionalizzazione del business”: export, delocalizzazione, partnership o tutto questo insieme?
Internazionalizzare il business per noi non significa sicuramente delocalizzare: le competenze e la qualità produttiva dei nostri partner italiani sono eccellenti e non intendiamo sacrificarle sull’altare di un cost saving di breve periodo.
Export e partnership sono invece termini che rientrano nel nostro vocabolario: il primo perché aumentare la presenza all’estero è una delle nostre direttrici di crescita; la partnership con i nostri distributori è il modo in cui lo facciamo.
Quali sono i mercati più importanti oggi e quali quelli a cui guardate con maggiore interesse nel medio lungo termine?
Oggi esportiamo in più di 35 paesi, ma il mercato europeo è quello in cui Bios Line è più presente e continua a garantire tassi di crescita molto importanti, anche in Francia, mercato sicuramente difficile per l’export italiano. Ci sono ancora diversi Paesi europei in cui Bios Line ha l’opportunità di aumentare la sua presenza, ma stiamo guardando anche fuori dall’Europa: i paesi arabi stanno manifestando grande interesse nei confronti dei nostri prodotti e ultimamente siamo sbarcati anche negli Stati Uniti ed in Australia, con un’ottima accoglienza che testimonia le buone prospettive di sviluppo.
Qual è stato il momento, l’occasione o il progetto più importante per l’azienda e per il suo consolidamento?
La costruzione della nuova sede, dove ci siamo trasferiti nell’estate del 2004. Ci ha dato la possibilità di avere gli spazi per inserire nuove figure professionali con competenze rilevanti, di consolidare il rapporto con i nostri agenti e con i nostri clienti, di migliorare la qualità del servizio. E la recente acquisizione di 14 ettari a fianco dell’azienda, dove stiamo prevedendo un ampliamento con laboratori e spazi dedicati alla R&D e a campi sperimentali di Piante Officinali. Due investimenti rilevanti che sono anche il segnale di quanto crediamo nel nostro progetto.
Cosa vuol dire per voi far parte del progetto Elite Growth?
Al di là di un’eventuale quotazione in Borsa, peraltro lontana, per ora, dai nostri progetti, e delle numerose informazioni finanziarie che si possono raccogliere, far parte di questo progetto è una tappa importante della crescita “manageriale” dell’azienda; infatti alle varie giornate di workshop partecipano diverse funzioni aziendali, proprio con l’intento di una diffusione della conoscenza. È anche un momento per confrontarsi con aziende, spesso di dimensioni e con problematiche analoghe a Bios Line, e per raccogliere spunti e suggerimenti di casi pratici. Faccio i complimenti al Team di Borsa Italiana sia per l’idea che per la qualità di relatori ed argomenti. E non le nascondo che la giornata di presentazione nel grande salone di Piazza degli Affari, è stato un momento di orgoglio e di grande emozione per le persone che ho portato con me, alcune delle quali in azienda fin dall’inizio.