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Intervista a Silvia Bolzoni Fondatrice e Presidente di Zeta Service, azienda che opera nel settore dell’HR process outsourcing dal 2003. Zeta Service offre per le aziende servizi quali: amministrazione del personale, consulenza del lavoro e sviluppo del capitale umano.
Può descriverci la storia e i valori che guidano la Zeta Service?
Lavoro da sempre nel mondo del payroll e in una mia precedente esperienza mi era stato detto di avere un “eccessivo” orientamento al cliente e alle persone. È da lì che è nato il mio sogno di creare un’azienda che potesse avere proprio in quello che è stato definito “eccessivo orientamento alle persone” il suo punto di forza.
Così nel 2003 ho deciso di creare Zeta Service, una società specializzata in paghe e amministrazione del personale in outsourcing, con il preciso obiettivo di differenziarci sensibilmente dal resto dei competitor per competenza, tecnologia ma soprattutto per la nostra sensibilità verso il cliente e le persone. Per dare forma e concretezza al mio sogno, abbiamo subito ideato e sviluppato i primi servizi personalizzati per i clienti, e nei successivi tre anni l’azienda ha registrato una crescita media superiore al 55% per anno.
Nel tempo abbiamo aperto altre sedi in Italia: Bologna (2005), Lodi (2007), Torino e Treviso (2012), Roma (2013) e Novara (2018).
Nel 2014, grazie all’esperienza accumulata nell’HR Development, è nata la business unit Eleva che ha lo scopo di studiare e realizzare interventi di sviluppo del capitale umano per individui, team, organizzazioni e proporre anche alle aziende clienti il modello di gestione delle risorse che ha portato al successo Zeta Service.
Qual è la peculiarità dei vostri servizi e quali sono le ragioni del loro successo?
Credo fortemente che l’attenzione alle persone sia una qualità fondamentale per tutte le aziende, ma soprattutto per una società di servizi come la nostra.
Infatti, ciò che fa la differenza non è unicamente saper far bene il nostro lavoro, ma soprattutto una reale comprensione delle esigenze dei Clienti, dei loro obiettivi e dei loro stati d’animo: “i Clienti” non sono per noi entità astratte, ma sono prima di tutto individui.
Ed è così che consideriamo anche gli oltre 100.000 dei nostri clienti che ogni mese ricevono una busta paga elaborata da Zeta Service: Quanto è importante per loro la correttezza di quel numero in basso a destra nella busta paga? Tutte le persone che lavorano in Zeta Service sanno di avere questa grande responsabilità e la rispettano con impegno e passione. Infatti, Zeta Service è fortemente caratterizzata dall’ascolto e dall’empatia.
Inoltre, abbiamo compreso che per avere dei clienti soddisfatti occorre prima di tutto avere dei collaboratori che si trovano bene in azienda. Per questo, da sempre poniamo un’attenzione particolare alla quotidianità dei collaboratori: dalla loro vita privata, alla loro crescita personale. Per questo motivo, in Zeta Service ogni dipendente ha a disposizione corsi di yoga, visite mediche, corsi sulla felicità, sull’accettazione di sé, sul rispetto delle diversità e sull’autostima. E non finisce qui: l’azienda fornisce un “maggiordomo” per le loro commissioni personali (portare auto al lavaggio, dal meccanico, ecc..) e flessibilità oraria e smart working.
In Zeta Service nessuno timbra il cartellino, il focus è sui risultati non sul tempo.
Questo modo di essere e di intendere il nostro lavoro è stato ben compreso dal mercato e ci ha portato a raggiungere in 15 anni, 7 sedi, 220 collaboratori e oltre 400 clienti.
Quali sono le strategie di crescita, le sfide e la vostra vision per il futuro?
Vogliamo continuare a crescere e aprire nuove sedi in Italia per poter offrire sempre più posti di lavoro e vogliamo farlo tenendo acceso il nostro motore marketing/commerciale.
Siamo convinti, infatti, che investire nel marketing sia vitale per acquisire sempre più clienti, così come è fondamentale continuare ad ampliare la nostra proposta di servizi a tutto il mondo HR., restando in ascolto del Cliente e delle sue necessità.
I nostri clienti ormai da anni sono un grande patrimonio ed è fondamentale prendersene cura, accogliendo le loro richieste come importanti spunti di innovazione, così da fidelizzarli sempre di più.
La nostra sfida è il confronto sul mercato con le grandi multinazionali, presenti in tutto il mondo, che approcciano le aziende con accordi quadro per cercare di garantire il servizio nei diversi Paesi sede delle filiali dei clienti.
Tuttavia, le aziende che hanno una loro sede in Italia hanno bisogno di un partner che conosca e sia specializzato nella normativa italiana – una delle più complesse al mondo - e che utilizzi la migliore tecnologia presente nel nostro Paese, così come facciamo noi.
Per questo, uno dei nostro obiettivi e far comprendere ai potenziali clienti con più sedi nel mondo che, per quanto riguarda la loro presenza in Italia, siamo un partner in grado di garantire non solo un servizio adeguato ai loro standard, ma anche di rispettare tutte le richieste che provengono dalla loro casa madre. A prova di questo c’è il fatto che fra i nostri clienti le multinazionali sono ormai una presenza importante.
Riteniamo, inoltre, che fare impresa significhi generare valore per il territorio e la società di cui facciamo parte. Infatti, nella nostra vision c’è l’idea di continuare a compensare i successi che stiamo avendo con un profondo impegno in ambito sociale: all’interno dell’attività lavorativa, del tempo viene dedicato ai progetti sociali d’impresa.
Quelle che prima erano piccole azioni di sostegno, sono diventate, nel corso del tempo, dei veri e propri progetti di volontariato d’azienda con cui siamo riusciti ad intervenire in contesti come scuole, case d’aiuto per le mamme in difficoltà e case per l’infanzia. Il legame più duraturo è nato con la Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci, situata vicino i nostri uffici di Milano.
All’interno di questo impegno rivolto al sociale nasce il Progetto Libellula. Ad oggi, esistono molte associazioni impegnate a combattere la violenza sulle donne, ma non esiste nessun network di aziende. Il Progetto Libellula intende colmare questo vuoto, partendo dalle aziende perché è proprio qui che una buona percentuale di donne e di uomini oggi trascorre la maggior parte del tempo. L’azienda è un incubatore di valori e di conseguenza orienta anche i suoi collaboratori, fornendogli occasioni di riflessioni.
Attraverso il Progetto Libellula proponiamo corsi di sensibilizzazione e prevenzione da svolgere all’interno della realtà aziendale, attività e analisi dei contesti lavorativi, per uomini, donne e figli dei dipendenti. L’obiettivo è far entrare la cultura, per far uscire la violenza.
A tal proposito abbiamo realizzato uno spot con Ambra Angiolini e Gianmarco Tognazzi con lo scopo di veicolare il nostro messaggio di contrasto alla violenza in un modo non convenzionale. Le aziende che oggi fanno parte del network sono visibili sulla pagina dedicata al progetto.
Quanto è strategica per voi l’innovazione?
Per noi è imprescindibile: anticipare le esigenze delle nostre aziende clienti è ciò che ci permette di distinguerci davvero sul mercato. Cerchiamo di raggiungere questo obiettivo sia avvalendoci della tecnologia migliore in Italia, la Zucchetti, sia formando le nostre persone al costante ascolto attivo dei Clienti. Ogni richiesta, esplicita o implicita, è per noi uno spazio di innovazione. E proprio grazie a questo ascolto continuo, la nostra offerta di servizi si è ampliata nel tempo e continua a crescere.
L’ultimo servizio nato è lo sportello al dipendente via WhatsApp, progettato e implementato su richiesta di un Cliente e subito diventato un cult!
Cosa vuol dire per voi oggi “internazionalizzazione del business”: export, delocalizzazione, partnership o tutto questo insieme?
Il nostro servizio è caratterizzato fortemente dalla nazione in cui svolgiamo il nostro lavoro. Infatti, l’elaborazione del cedolino segue imprescindibilmente la normativa del Paese di riferimento che è per noi è l’Italia.
La possibilità di internazionalizzazione per noi si traduce, quindi, in possibili partnership con società affini alla nostra per valori e obiettivi.
In questo momento non abbiamo l’esigenza di prendere in considerazione la delocalizzazione e siamo convinti che il valore del Made in Italy sia applicabile non solo al prodotto, ma anche al servizio.
Per questo, pensiamo che mantenere il business in Italia ci aiuti a mantenere un approccio empatico nella relazione con i nostri clienti: li ascoltiamo, cerchiamo di cogliere il loro stato d’animo, le loro richieste (implicite e/o esplicite) e spesso creiamo soluzioni che anticipano le loro necessità.
Quali sono i mercati più importanti oggi e quali quelli a cui guardate con maggiore interesse nel medio lungo termine?
Per noi il mercato di riferimento è quello delle aziende presenti in Italia – sia italiane sia multinazionali - ogni realtà che elabora un cedolino è un nostro possibile cliente, anche se guardiamo con maggiore interesse alle medie e grandi aziende.
Oggi i nostri clienti sono più di 400, ma abbiamo ancora tanto da fare.
Cosa vuol dire per voi far parte del progetto Elite Growth?
Vuol dire avere la possibilità di partecipare ad un percorso di crescita di eccellenza. Sono convinta che ci sia sempre la possibilità di migliorare e noi non vogliamo fermarci.
Inoltre, vuol dire entrare in contatto con molte aziende virtuose ed etiche a cui poter raccontare e proporre i nostri servizi.
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